Hotel Delfino, Taranto - venerdì, 21 febbraio 2020
Il 23 febbraio di ogni anno i rotariani di tutto il mondo celebrano il Rotary Day, ovvero l’anniversario della fondazione del Rotary a Chicago nel 1905.
Il Rotary Club Taranto Magna Grecia per celebrare tale ricorrenza ha organizzato venerdì 21 febbraio una serata dedicata a Paul Harris, fondatore del sodalizio rotariano, con l’intervento di Angelo Di Summa, socio del Rotary Club Fasano, giornalista e scrittore, che ci ha relazionato sul tema “Paul Harris ed il mito della frontiera".
Angelo Di Summa ha brillantemente illustrato ai soci ed agli ospiti presenti come il Rotary sia nato da una felicissima intuizione di Paul Harris che trova origine nei valori individualisti e libertari del calvinismo e dell’illuminismo dei padri fondatori del nuovo stato americano.
“Il Rotary è nato dallo spirito di tolleranza, dalla buona volontà e dall’ideale del servire, tutte caratteristiche della gente del New England…" così Paul Harris identificava un collegamento identitario fra lo spirito rotariano e quello del New England, la regione del nord-est americano dove è partita la storia degli Stati Uniti e dove si è cominciata a sviluppare la nuova cultura identitaria di una comunità capace di tagliare i vincoli storici e culturali con l’Inghilterra, ormai non più vista come la “madrepatria”, e di dare impulso al tentativo, a prima vista inattuabile, di fornire alla nuova nazione un’anima identitaria, nonostante la difficoltà rappresentata dal complesso crogiolo culturale di una nazione nata dall'unione di ex colonie di diverse origini nazionali (inglesi, olandesi, francesi, spagnole) e diverse identità religiose (anglicana, calvinista, quacchera, cattolica).
Paul prima di fermarsi a Chicago per intraprendere la carriera di avvocato decise di dedicare i cinque anni successivi al conseguimento della laurea a studiare il mondo circostante attratto in particolare dal mito della “grande frontiera”, uno degli ideali fondanti del carattere e dell’anima dell’America.
Il suo anelito di conoscenza andò tuttavia oltre il mito della frontiera del “far west”, ampliando i confini di tale ricerca all’intera America ed anche all’Europa. Tante furono infatti le tappe americane ed europee di quel quinquennio - che Paul ironicamente definì “i miei anni di follia” - nel corso del quale per autosostenersi svolse tantissimi mestieri, spesso anche umilissimi, per varcare quella che per lui non era solo una frontiera fisica ma anche e soprattutto interiore in modo da arrivare finalmente a “dipendere solo da sé stesso”.
Figlio di questa rivoluzione culturale che si rifaceva alla filosofia dei padri fondatori, Paul Harris non perse mai occasione per guardare allo spirito del New England come al principale cardine di ispirazione della sua vita e che lo guidò quando immaginò l’essere rotariano e che mise in pratica proprio la sera del 23 febbraio 1905 quando si incontrò con tre amici per discutere un’idea che da tempo lo incalzava: dar vita ad un club di persone di differenti professioni, organizzando incontri regolari all’insegna dell’amicizia, per trascorrere un po’ di tempo in compagnia e allargare le conoscenze professionali.
Così nacque il Rotary!
Pino Barbera
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